Cazzo nero, verità o luogo comune

È convinzione generale che le donne, tutte, impazziscano per il cazzo nero. Spesso, per sottolineare il libertinismo di una ragazza, si scelgono commenti, non riportabili, riguardanti l’abilità della suddetta nel maneggiare un membro d’ebano. Siamo abituati a pensare che le opinioni comuni, soprattutto se largamente condivise, siano da considerarsi esatte, e lo stesso vale per l’argomento in questione.

Sebbene i dati scientifici non confermino alcuna correlazione tra misura del pene ed etnia, il mito della maestosità del cazzo nero è intramontabile. Le ragazze crescono con questa idea in testa, inculcata dalle battute dei compagni di scuola, dalle chiacchiere con le amiche e dalla pornografia. Le più curiose non perderanno troppo tempo appresso ai pettegolezzi, e troveranno la conferma, o la smentita, da sole, trascorrendo un piacevole pomeriggio con il loro fidanzatino di colore. Oppure sarà la discutibile prassi di scambiarsi foto di parti intime via Whatsapp a suggerire loro una risposta.

Vedere una donna bianca accompagnata da un ragazzo nero, però, porta a tirare conclusioni frettolose, per non dire banali, del tipo “quella è una zoccola”. Ma se una ragazza è attratta dai castani, e un’altra dai pelati, perché, semplicemente, ad una non possono piacere i neri? Forse è la nostra mente sex oriented a farci ragionare così, a tenerci legati al ragionamento base del tipo “lui nero e lei troia bianca”, o addirittura “lui approfittatore nero della troia bianca e lei troia bianca dal cuore d’oro”. Malcolm X, passato alla storia, per fortuna, per motivazioni ben più nobili, diceva che l’uomo bianco si mangia fegato e anima ogni qual volta vede una donna della sua etnia in intimità con un nero, seppur provi in tutti i modi a far credere diversamente.

Verità o luogo comune, il mito che alle donne piace il cazzo nero è più vivo che mai.

Alla ricerca di un perché

La prestanza fisica, lo stereotipo sulle loro misure e le centinaia di leggende popolari a riguardo, accrescono l’idea che a letto i neri siano dei veri e propri atleti. Le medaglie d’oro della chiavata.

Se si desidera sapere perché alle donne piace il cazzo nero, bisogna fare un passo indietro e cercare i motivi che portano una femmina a farsi scopare da un tipo di colore. Il gusto personale, come abbiamo visto sopra, pare proprio un’ottima ragione, forse la più naturale.

In un mondo dove ci sono più visualizzazioni di video pornografici che sane e sudate chiavate, la mitizzazione del cazzo di colore scalda le passere di tutto il mondo sin dalla prima incisione rupestre di una mega nerchia nera su una parete. Mandingo, black bamboo, BBC, la magica Moana con in bocca un uccellone nero, migliaia di video che hanno fatto venire il batticuore alle signore, e tanta, tanta invidia ai maschi. Credere davvero all’amica che quando guarda una scena hard con un attore nero esclama innocente “chissà che male”?

Nero è super, nero è estasi. Da qui la perversione, il gusto per il proibito, la mela di un Black Adamo a portata di mano, pronta per essere assaggiata. La più libertina delle donne va a prendersi quello che vuole. Bianco va bene, nero è meglio. Senza pregiudizi, solo sesso e passione.

Una signora sposata, al contrario, non può permettersi un atteggiamento simile. Dietro alla buona considerazione che gode all’interno del suo micro mondo, alla sicurezza del suo guscio e alla comodità del suo matrimonio, nasconde un desiderio proibito, di colore nero. Così, quando si sente bistrattata da quel maschio che non sa nemmeno come prenderla, lo comincia a detestare. La libidine risveglia la sua passera stanca e sognatrice. Lo vuole nero, enorme, dentro di lei, e come una ragazzina scopre un universo nuovo, dove i tabù non esistono. Iceberg Slim, sommo pappa, scrittore afroamericano e leggenda, descrivendo nella sua magnifica autobiografia una relazione a dir poco infuocata con una “pupa bianca”, non ricorre a mezzi termini. “Quella odiava gli uomini, e si rifaceva con me.”

Tra i vari motivi che portano le donne ad amare il cazzo nero, si potrebbe partire con una lunga disamina in materia di anatomia e durezza dei materiali. Trattandosi, però, di valutazioni derivate da esperienze personali, è forse meglio lasciar perdere. Il cazzo nero è, e sempre sarà, leggendario, il frutto più proibito, un tabù da sfatare per tutte le signore del mondo.

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